mercoledì, marzo 16

L'imprescindibile funzione catartica dell'utensile ad asola





Stamattina mentre ero a bordo del mio scooter, vengo avvicinato da un motociclista molto gentile che mi dice che ho la ruota posteriore molto sgonfia. Mi fermo a fare benzina e do rimedio.
Arrivato a destinazione mi piego per fissare la catena alla ruota e sento un “fsssss”, seguo il rumore e mi accorgo di avere una vite dentro la ruota.
Dato che quando c'è qualche attrezzo che non funziona non resisto a metterci mano senza nessuna consapevolezza di quello che sto facendo, decido di intervenire. Frugo sotto la sella e prendo gli attrezzi. Nel frattempo inizia a piovere, ogni singola goccia è composta da almeno un litro d'acqua. Impugno il cacciavite e un po' con quello, un po' a mani nude, estraggo trionfante il dannato killer a stella. Ovviamente l'aria esce ancora più in fretta.

Momento giustificazione: ero convinto che i moderni materiali di cui sono fatti gli pneumatici fossero così geniali da permettere a questa nuova miscela di gomma di chiudersi su stessa e tappare il buco. Purtroppo l'evoluzione della chimica non è arrivata a questo. Inutili chimici.

Mentre la pioggia cade ancora più forte, decido di rimettere a posto la vite e di andare via fischiettando una melodia dolce piena di imprecazioni cariche di odio verso il destino, un ipotetico bastardo che ha buttato una vite per strada, la pioggia, il motivo che mi ha fatto percorrere la strada in quel preciso punto, l'angolazione che ha permesso a quel piccolo bastardo di metallo di conficcarsi nella ruota ma soprattutto contro i chimici che ancora non hanno inventato quel materiale lì che permetterebbe loro di vincere un bel premio Nobel per la chimica e a me di non entrare nel panico.

Dopo aver recuperato un barlume di lucidità mi rendo conto che i chimici sono inutili ma per fortuna gli informatici no. Infatti grazie alla loro sagacia e dedizione - nonché il loro immenso amore per il prossimo, non come quei campioni di egoismo dei chimici - esiste Google Maps e posso cercare un gommista. Il quale gommista è praticamente a 100 metri da dove mi trovo. Mi ci reco tosto, oh grande Google.
La vera storia inizia qui. Come si ripara in 5 minuti la ruota di uno scooter 150cc? Così.

Dotarsi di: pinza, punteruolo, occhiali da sole, utensile ad asola, assistente ritardato, striscia di riparazione, mastice rigorosamente arancione.
Posizionare il motociclo su una superficie rialzata: in questo modo sarà molto più facile eseguire le operazioni necessarie nella massima comodità. Inveire contro l'assistente ritardato ricordandosi di averlo voluto al proprio fianco per sentirsi superiori e super intelligenti ogni singolo secondo della giornata lavorativa.
Individuare il foro, ovviamente. Mostrarlo a tutti gli astanti, anche ai passanti disinteressati.
Dopo aver creato con l'inganno una discreta folla, estrarre, servendosi di una pinza, il chiodo infame con un gesto rapido tirando verso il proprio petto. Mostrarlo al pubblico.
Sfonnare il buco con il punteruolo. Possibilmente sgranare gli occhi come Rutger Hauer in Blade Runner.
Posizionare la striscia di riparazione sull'utensile ad asola per metà della sua lunghezza e irrorarla di mastice rigorosamente arancione e sputi.
Arrotolarsi le maniche, brandire l'utensile ad asola come se fosse una .44 magnum e inserirlo con movimento rotatorio nel buco emettendo versi gutturali che rapidamente si trasformano in bestemmie e pesanti allusioni a rapporti carnali con una gomma da motorino, per poi estrarne urlando l'utensile ad asola e chiederle se le è piaciuto mentre ci si accende una sigaretta post coitale. La striscia rimarrà dentro.
Attende qualche minuto e gonfiare lo pneumatico. Insultare il proprio assistente ritardato accusandolo di non essere in grado neanche di allacciarsi le scarpe.




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