giovedì, marzo 24

Icsa Evolution: ognuno ha il pubblico che si merita



Vorrei iniziare questo post con una citazione:
"Di battaglie nella sua carriera Johan Cruyff ne ha vinte tante. Da ottobre stava combattendo quella più importante della sua vita, quella contro il cancro. " (GDM)
Ora cosa si può aggiungere ad un frase del genere? Che ti scoppiasse il computer in faccia, Gianluca Di Marzio di Sky Sport!
Lo vedo davanti al suo computerino che si scervella: "Cosa scrivo? Mi serve una frase ad effetto!" e tra tutte i miliardi di combinazioni di lettere possibili sceglie le più insulse e banali.
Ma sì, che trovata geniale: commemorare un genio della creatività in campo con una delle più grosse banalità che siano state scritte.
Questa frase è stata usata per tutti: da Bowie a Licio Gelli, da John Lennon a Ghandi. 
E no, non vale il "ha usato il mestiere, in fondo era bella frase ad effetto". Sei un giornalista sportivo della principale - anzi l'unica - testata che si occupa di sport in Italia in maniera professionale e non trovi niente di meglio per celebrare un calciatore che ha reso grande questo sport, di una frase trita e ritrita? È il tuo lavoro usare le parole e usarle per parlare di calcio. Che direste se andaste a cena in un ristorante stellato e vi portassero una rosetta presa al discount? Quale reazione furibonda provocherebbe un barbiere che vi facesse la barba con il Gillette?
È vero. Queste due situazioni scelte come esempio vi richiederebbero un esborso di denaro. Ma se il vostro amico chef stellato vi invitaste a cena e proponesse la stessa rosetta non vi sentireste quantomeno poco importanti?
Il fatto è che il mestiere di scrivere non sempre viene interpretato con serietà da chi lo pratica. Si pensa che basti una mestierata per dirsi soddisfatti del proprio lavoro. Perché il lettore medio si aspetta davvero poco da quello che legge, per non parlare poi del lettore medio di sport. Il fatto che in questo paese (e non solo credo) l'argomento sport sia regalato ad una manica di buzzurri che biascicano parole senza conoscerne il senso, rende tutto più facile all'improvvisazione. Basta scrivere notizie sensazionalistiche, tipo "la Juventus è spacciata" dopo cinque giornate di campionato o "Paulo Sosa genio assoluto" oppure "Totti litiga con Spalletti", per dare l'osso a questi cani avidi di fumo. Direi che se lo meritano Jenny la Carogna, almeno hanno qualcosa per riempire il loro nulla.
Vorrei concludere con un pensiero su Cruyff:
"Gran tristezza da parte di tutti: il calcio perde una delle sue leggende." E con questo Di Marzio ha fatto rivoltare il povero Johan.
Forse queste sono parole più appropriate.


Nessun commento: