lunedì, aprile 4

Icsa Evolution: non è uno sport per vecchi




Questo post è dedicato a Francesco Totti. Tranquilli, non è il solito pippone di elogio. 
Tutti di certo conoscono questo nome - e purtroppo per loro anche quello dei suoi figli. Così come conoscono le sue gesta.
"Il capitano", "pupone" a Roma è più potente del Papa.
Perché il tifoso romano standard idolatra Francesco Totti senza un briciolo di spirito critico. Come se questo giocatore, ormai ex giocatore, fosse un super eroe miracoloso. Poco importa che sia ignorante, stupido e di paese. "Sì ma è un grande campione". Giusto: deve giocare, non tenere discorsi di filosofia.
Ok, parliamo del gioco: Totti quando gioca è fermo. Capisco che sia meglio un Totti fermo che un Montolivo in movimento ma ciò non basta a giustificare l'obbligo di schierarlo. Una grande squadra deve giocare a calcio, non perdersi in stupidi sentimentalismi. Questo, dal mio punto di vista, non vuol dire dimenticare un grande atleta che ha creduto davvero in una maglia, vuol dire dargli la possibilità di continuare a onorare il suo numero 10, ma non in campo.
Rivedere Totti su rettangolo di gioco a 38 anni è il modo migliore per inquinare il suo ricordo. Non avere la lucidità di dire a stessi che è finita, che non basta la voglia ma ci vuole anche il fisico, che non si può essere giovani per sempre è solo un modo per raccontarsi una storia. È come il vecchio che imbottito di Viagra e di soldi seduce giovani ragazze affamate di grana: non basta il cazzo dritto e la giovinezza altrui per recuperare la propria.
È davvero assurdo come in Italia si resti attaccati alla poltrona, anche se questa poltrona in realtà è un pallone. E la cosa peggiore che è questo attaccamento malato trova il consenso di quelli che dovrebbero essere i primi a urlare al ricambio. Che siano elettori, dipendenti o tifosi, poco cambia.
Questa fede cieca nel passato ha portato ieri il suddetto tifoso medio a disertare il derby, quindi la partita più sentita e per certi versi più bella del campionato della Roma. Solo perché il Capitano non era titolare. È questo l'amore, la passione, la fede che provate per la Roma? Non andare allo stadio perché l'allenatore ha fatto una scelta che non si condivide?
Potevano esporre striscioni, cantare cori a favore di Totti o persino tatuarsi in faccia il numero 10 ma la passione per la propria squadra non può passare in secondo piano rispetto alla passione per un uomo solo.
Ricorda un po' l'atteggiamento folle e bovino di chi per seguire un capetto, rovina il presente e il futuro del proprio paese. Sarà forse un caso che l'ultimo Re di Roma si chiamava Benito?


La Roma ha vinto per 4-1, senza capitano.

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